sabato 12 agosto 2017

Lupin III prima serie manga - recensione -


La serie originale era formata da 94 capitoli e fu pubblicata dal 10 agosto 1967 al 22 maggio 1969 sulle pagine della rivista Weekly Manga Action, pubblicata dalla Futabasha. Due anni dopo, nel 1971, Monkey Punch riprese la serie aggiungendo 36 nuovi capitoli indicati come Rupan Sansei - Shin bōken (ルパン三世・新冒険? lett. "Lupin III - Nuove avventure") e stampati tra il 12 agosto 1971 e il 27 aprile 1972 sempre sulla stessa rivista.

In Italia il manga è stato pubblicati prima dalla Star Comics con l'etichetta "Orion" in 13 volumi dal settembre 2002 al settembre 2003. In totale sono statai stampati solo 120 capitoli, alcuni dei quali riuniti in un unico capitolo o numerati diversamente rispetto alle pubblicazioni originali. In totale i capitoli italiani sono 109 secondo l'edizione giappone più l'extra. Planet Manga ha ristampato la serie in 15 volumi (includendo anche le storie saltate dalla Star Comics).


Ero molto curioso di leggere il manga di Lupin III, da cui sarebbe nata la stermina produzione che ancora oggi vede protagonista il nostro ladro gentiluomo. Arrivato al quindicesimo volume posso dire che ci troviamo di fronte a un manga vivace e divertente, e che vale tutti i soldi spesi per i volumi.

I disegni sono inizialmente abbastanza grezzi e frettolosi, ma non bisogna dimenticare che Lupin fu un manga letteralmente partito in corsa (Monkey Punch si ritrovò a creare il proprio fumetto pagina per pagina, senza nessuna bozza o scaletta per le storie), comunque nel corso della serie il disegno migliora molto con tratti più dolci e più dettagliati.

Spesso questo manga raggiunge vette
di surrealismo incredibili.
Nel manga sono presenti molte scene di violenza o erotiche ma sono sempre disegnati in modo molto caricaturali e slapstick, per questo non si può mai parlare di disegni volgari o pornografici. Nel manga non c'è una netta contrapposizione tra bene e male, Lupin è un ladro che non esista a uccidere se costretto, ma dimostra più volte di avere anche uno spirito cavalleresco (per esempio nei capitoli 98-99 "il kanjincho di Lupin" non esita a mettere più volte a repentaglio la sua vita per mettere in salvo Sonya, la cui famiglia è stata sempre aiutata dalla famiglia Lupin, in modo che sfuggire alla CIA) che lo rende superiore alla massa dei criminali comuni, anche se non si dimostra uno stinco di santo per quanto riguarda la sua vorace passione per le donne. Un personaggio mosso dalla voglia di mettersi costantemente in prova con sfide impossibili e a cui il denaro ormai importa pochissimo (di fatto tutti i suoi rifugi sono letteralmente foderati di denaro). Quello che colpisce è il forte senso d'avventura che si sente durante la lettura, Lupin è coinvolto in decine di avventure al limite della realtà o del possibile, quindi non mancano storie che coinvolgono esseri invisibili o dotati di poteri apparentemente paranormali, o semplicemente bizzarri. C'è anche una buona dose di sperimentazione, con capitoli disegnati come se fossero girati in prima persona o uno stesso capitoli ridisegnato più volte con stili narrativi diversi.

Molti dei capitoli del manga sono stati poi trasposti in animazione nelle prime due serie anime (per esempio Pycal nella prima serie e Lupin in stile Dottor Jekyll e Mr hyde nella seconda serie).

Ouch!
Sicuramente un punto in cui il manga diverge molto dalle varie trasposizione anime è il fatto che i comprimari/amici del ladro gentiluomo hanno un ruolo molto più limitato e accessorio che quanto visto in tv, anche se mantengono a grandi linee la craterizzazione che si vede in tv. Sopratutto Goemon e Jigen si riducono spesso a semplici macchiette per sketch comici e appaiono solo ogni tanto nelle storie senza però avere mai un ruolo chiave nello sviluppo della storia (tanto da essergli costantemente inferiori). Sicuramente più interessanti sono i personaggi di Fujiko Mine e l'ispettore Zenigata,  la prima dimostra in questo fumetto di essere una degna avversaria per il ladro gentiluomo, tanto da essere l'unica donna che Lupin abbia mai veramente amato, e che non basa come accade spesso nei vari prodotti anime sul suo "charme" per raggirare ogni volta un allupato Lupin (anche se accade spesso che usi la sua astuzia femminile per raggirare Lupin). Zenigata si dimostra spesso un osso duro per Lupin e uno dei pochi avversari per cui mostri rispetto, meno gigionesco e maldestro della serie tv, anche se anche lui ogni tanto prenderà diverse cantonate. Molto interessante il rapporto di rivalità che si instaura tra i due, fatto di continue sfide, dove non sempre il ladro gentiluomo ha la meglio.

Il primo incontro tra
Lupin e Goemon
Nel manga si nota come Lupin abbia a suo seguito un numero enorme di uomini rispetto a quanto siamo abituati a vedere nell'anime, all'incirca  30.000 uomini sempre pronti per eseguire i suoi ordini tra scienziati, tecnici, infiltrati in varie organizzazioni governative e non. Un Arsenio Lupin molto interessato alla tecnologia e alla chimica, visto l'ampio uso di apparecchi elettronici futuristici o l'uso di vari prodotti chimici per assumere le sembianze delle proprie vittime per eseguire i suoi colpi.  Con tanto di di vari covi segreti in cui nascondere la refurtiva sparsi per il Giappone (uno è nascosto addirittura dentro alla residenza dell'imperatore del Giappone), con tanto di trappole, tesori e macchinari super tecnologici al loro interno.

Punto forte del manga di Monkey Punch sono le storie che ci propone su Lupin, sempre frenetiche e dall'alto tasso di sfida (e che Lupin riesce sempre in un modo o nell'altro a superare), ricche di colpi di scena e di donne sexy, cosa che ho personalmente adorato. Una narrazione molto veloce grazie alle battute ad effetto e colpi di scena sempre azzeccati. Bisogna dire però che molto spesso per l'autore è più interessante la sfida in se che lo sviluppo di una trama lineare o perlomeno coerente, quindi caratterizzato da uno stile molto episodico e senza un chiaro sviluppo orizzontale. Non si può infatti non notare come l'autore ami giocare con i propri personaggi, riproponendoli in situazioni o eventi diversissimi tra loro (sia per quanto riguardo il luogo o il tempo delle avventure), per il semplice di gusto di far vivere ai propri personaggi e a noi lettori nuove e sempre diverse avventure. Non mancano spunti interessanti sulla famiglia Lupin, sopratutto sul rapporto che hanno Lupin I, Lupin II e il famoso impero dei Lupin con il nostro protagonista, ma come detto prima bisogna sempre prendere con le pinze questi dati perché Monkey Punch continua costantemente a cambiare le carte in tavola. Molto carino il fatto che Lupin & Co. siano a conoscenza di essere all'interno del fumetto e spesso rompano la quarta parete per esprime pareri poco lusinghieri sul loro autore.



Il disegno Kazuhiko Katō riprende molto lo stile americano del tempo (sopratutto dei fumettisti della rivista MAD) con corpi maschili slanciati e molto caricaturali e donne dalle forme prorompenti.

Jigen nel manga

L'edizione Planet Manga è una buona edizione per chi si accinga nella scoperta del Lupin come inteso da Monkey Punch. Gli unici difetti che possono biasimarli sono:


  1. Delle copertine veramente brutte (sono le più brutte che io abbia mai visto nella mia vita) tanto che usare delle vignette interne in un effetto simil patchwork avrebbe dato effetti migliori.
Non se ne salva una

  1. Uno pessima scannerizzazione delle pagine a colori presenti nell'edizione originale giapponese che nell'edizione italiana diventano rettangoli di un nero quasi assoluto con ogni tanto un ballon che spunta dal nulla (rendendo spesso difficile seguire il filo del discorso o perlomeno capire cosa sta succedendo in quel momento).    
E scomparve nel vuoto cosmico


In definitiva è un manga che consiglio vivamente, sopratutto se siete fan di Lupin.

Un Giovane Lupino


Questa recensione fa parte del Lupin celebration week che questo blog dedica alla saga Lupin III per il suo cinquantesimo anniversario.



Puntate precedenti:

07/08/17 Lupin III - La pietra della saggezza
08/08/17 Lupin III - Il castello di Cagliostro
09/08/17 Lupin III - La leggenda dell'oro di Babilonia
10/08/17 Lupin III - Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa

6 commenti:

  1. Io il manga l'ho letto solo su Mitico (sempre Star Comics) ma evidentemente erano "Le Nuove Avventure" perché sebbene riconosca lo stile di Punch non ricordo di aver mai letto l'episodio di Pycal...
    Edizione italiana pessima: già prima di scorrere il tuo articolo e leggere quel che hai scritto sulle copertine, solo a vedere la prima immagine mi ero detto: che è sta merda?^^

    Moz-

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    1. Probabilmente si, visto che Pycal compare nel primo volume di questa serie.

      E considera che queste copertine erano il vanto di Planet Manga, fatte da Monkey Punch in persona(o perlomeno ci piace crederlo) in esclusiva per l'Italia. Peccato che ormai il maestro sia avanti con l'età e che usi photoshop per i suoi lavori, quindi qualità bassa e scarsa originalità nei soggetti.

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    2. Dio mio.
      Credevo fosse il solito pirlotto raccomandato italiano a cui avevano affidato l'ingrato ruolo.
      Sai cosa sembrano? Quei disegni tarocchi sulle cinesate o le buste sorpresa, quando non hai i diritti sui personaggi.

      Moz-

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    3. Forse sarebbe stato meglio a questo punto (sulla falsa riga dei fumetti di Lupin realizzati in Italia nei primi anni Duemila sotto il marchio Kappa).

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    4. Scusate non sono un'esperta e quindi vorrei sapere quale serie di lupin sia meglio leggere

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    5. Ciao! Io ti consiglierei di partire dalla prima serie manga per poi seguire con Shin Lupin, soprattutto perché nella prima saga compaiono per la prima volta i vari comprimari di Lupin (per esempio si scopre il fatto che Goemon sia stato introdotto per sopperire alle critiche ricevute per la scarsa "giapponesità" del suo fumetto) e si nota lo sviluppo di Lupin da parte di Moneky Punch nel corso dei volumi.

      Considera però che la maggior parte delle storie sono episodiche e che Monkey punch punta più sull'effetto scenico e cura poco e nulla la coerenza interna. Quindi potresti prendere un volume a caso e vedere se le storie ti aggradano.

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