Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1996
Durata: 111 min
Genere: drammatico, biografico
Regia: Dan Ireland
Soggetto: Novalyne Price Ellis
Sceneggiatura: Michael Scott Myers
Chi segue da tempo il blog sa della mia sconfinata ammirazione per lo scrittore texano Robert E. Howard, uno dei massimi esponenti della narrativa pulp, creatore di tanti incredibili personaggi denotati da un fascino irresistibile (da quelli più famosi come il barbaro Conan e il puritano Solomon Kane, a quelli più sconosciuti ma non meno interessanti come Bran Mak Morn o Dark Agnes). Un cantore dell'avventura e del coraggio che metteva molto di se nei suoi personaggi (un po' come il nostrano Emilio Salgari, che ne condivide anche un similare tragico epilogo). Un gigante della scrittura ma tormentato dai suoi demoni interiori, vittima ricorrente di depressioni e malinconie. La sua prosa ha ispirato decine di scrittori, ben quattro film sono stati tratti dalle storie dei suoi personaggi, ma con l'aumentare della sua fama sono sorte varie leggende intorno alla sua figura, non tutte veritiere. Per fortuna in nostro soccorso viene pubblicato il libro di Novalyne Price Ellis (intitolato "One Who Walked Alone"), una donna che aveva conosciuto in vita Robert e che per un certo periodo fu al centro di un complesso rapporto affettivo che sfociò in un quasi rapporto amoroso. Proprio dal suo libro Vincent D'Onofrio decise di trarre un film in cui prese il ruolo di produttore e attore protagonista.