mercoledì 3 gennaio 2018

Jumanji - Benvenuti nella giungla - Recensione -


Titolo originale: Jumanji: Welcome to the Jungle
Anno: 2017
Durata: 119 min
Genere: avventura, fantastico, commedia, azione
Regia: Jake Kasdan
Soggetto: dal racconto di Chris Van Allsburg
storia di Chris McKenna

Hollywood ha ormai capito che gli anni 90 sono la nuova miniera nostalgica da sfruttare per realizzare film basati su vecchi brand. Il Jumanji del 96 è un movie con un'idea geniale, quella di un gioco da tavolo maledetto che punisce gli incauti giocatori che si cimentano a provarlo con ogni sorta di pericolo immaginabile proveniente dalla giungla. Un film che riusciva ad essere un pellicola per ragazzi nel vero senso della parola, con una profonda riflessione sul rapporto padre/figlio, che ha conquistato milioni di ragazzi nel mondo.


I protagonisti e i loro avatar
Logico che la notizia di un film seguito abbia fin dal primo trailer accolto pareri contrastanti, con chi era pronto a giurare che sarebbe stato una boiata colossale e con le carte in mano era sul piede di guerra per accusare il film lesa maestà nei confronti Robin Williams. Altri (tra cui il sottoscritto) era pronti a dargli un minimo di possibilità, visto che fin dal primo filmato era evidente la volontà di creare qualcosa di originale e non una semplice copia carbone del film, qualcosa che si avvicinasse allo spettatore moderno. Devo dire che alla fine questo "Jumanji - Benvenuti" nella giungla mi ha piacevolmente sorpreso.

Trama: Un gruppo di liceali americani per punizione si ritrovano a fare pulizie in un ripostiglio scolastico. Nel gruppo abbiamo: la bella egocentrica e schiava dei social, l’atleta a cui interessa solo la squadra di footbool, il classico ragazzino nerd e la ragazza intelligente ma asociale. Ovviamente i ragazzi hanno pochissima voglia di lavorare e con la scusa di aver trovato una vecchia console a metà tra un Atari 2600 e lo SNES decidono di fare una pausa e di giocare alla medesima in multiplayer. I ragazzi finiranno finiranno catapultati all'interno del gioco e solo il lavoro di squadra con i loro avatar virtuali (che avevano scelto precedentemente) li porterà forse alla salvezza. Il tutto ovviamente cercando di evitare come nel più classico dei videogiochi di non perdere le tre vite a loro disposizione.

Nuova grafica, stesso pericolo
Quello che salta subito all'occhio in questo film è la volontà di attirare come il gioco maledetto un pubblico giovane, quindi un gioco da tavolo per quanto per quanto affascinante non avrebbe sicuramente conquistato l'attenzione dei ragazzini di oggi. Quindi il gioco diventa quello che oggi tira per la maggiore, una consolle, modificando le sue regole per adattarsi a quel media rimanendo comunque sempre pericolosamente letale. I tamburi tribali del primo film rimangono, ma questa volta sono i giocatori ad entrare nel mondo di Jumanji.

Il film si diverte fin da subito a cambiare le carte in tavola, con i protagonisti che si trovano a impersonare avatar totalmente opposti a quelli che sono nella vita reale, con i quali dovranno imparare a convivere ed a sfruttarne i punti di forza e debolezza, comprendendo che forse, sotto sotto quelle capacità sono da sempre nascoste in loro stessi. Abbiamo quindi il nerd ipocondriaco e pauroso si ritrova nel corpo di un personaggio erculeo e votato all'azione più sfrenata (impersonato da Dwayne Johnson), la bella egocentrica nel corpo sovrappeso di Jack Black, ecc. Il tono del film è decisamente votato alla comicità, con i protagonisti che si trovano ad impersonare ruoli lontani anni luce dalla loro vita quotidiana, con risultati dalla comicità riuscita e divertente. Non mancano spunti e gag presi dal mondo videoludico: vite extra, cutscenes, mondo diviso a livelli e personaggi non giocanti sono tutti presenti (anche se le continue gag sui personaggi png che ripetono le stesse battute alla fine stancano). Vero colpo di genio il fatto che ogni personaggio abbia i suoi punti di forza e debolezza, alcuni veramente assurdi nella loro follia (dico solo che un personaggio ha come punto debole le torte).

Dwayne Johnson e Jack Black riesco a dare una prestazione veramente dignitosa, tanto da sembrare veramente l'uno un ragazzino spaventato e debole e l'altro una ragazzina snob in un corpo lontano anni luce da ogni accettabile canone di bellezza, regalando scenette comiche veramente riuscite (lo "sguardo bollente" di Dwayne Johnson o l'avatar impersonato da Jack Black che mostra con il suo fisico come conquistare con le armi femminili un ragazzo e che si innamora di un altro personaggio maschile, con le ovvie scene comiche annesse).

Van Pelt nel film
Per fortuna il film non cerca come altri pellicole di rimanere nei comodi binari tracciati dal suo illustre precedessore, ma si dimostra estremamente divertente e pieno di ritmo, scrivendo la propria storia personale senza guardare al passato, non annoiando mai lo spettatore. Rimane qualche doveroso omaggio al passato, ma nulla di così pesante da scomodare la comparsa di un senso di già visto, anche perché quel poco che compare direttamente dal film del 96 è imbarazzante. Sopratutto Van Pelt, che passa dall'essere l'incarnazione delle paure del giovane Alan nei confronti della rigida figura paterna, a un vuoto nemico senza arte né parte impersonificazione del nemico generico da videogioco brutto (a mio giudizio la parte più deludente del film).

Ovviamente non mancano i difetti. La continua voglia di andare avanti a ritmo sostenuto non permette mai di avere un minimo di riflessione o caratterizzazione che vada oltre lo stereotipo o il già visto nei personaggi e nelle situazioni trattate, che in parte si possono giustificare dal fatto che l'obbiettivo sia omaggiare il mondo più svagato dei casual gamers e che i punti di forza del film siano altri.

In definitiva è un film che mi ha sorpreso piacevolmente, sopratutto perché riesce a far ridere (anche se si tratta di comicità molto grezza bisogna dirlo) e cerca di trovare una propria strada senza guardarsi mai indietro. Dwayne Johnson e Jack Black sono semplicemente perfetti nei loro ruoli. Se invece vivete nel culto del film del 96 o non ammettete che qualcuno possa toccare qualcosa in cui era presente il grande Robin Williams statene alla larga, questo pellicola non fa per voi, anche se probabilmente potrebbe colpirvi piacevolmente.

7 commenti:

  1. La mia religione mi obbliga a guardare qualsiasi film con The Rock. A parte questo, a naso mi sembra uno dei suoi film migliori, divertente e ricco di azione... servono anche film così! Io non vedo l'ora di riuscire a guardarlo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te. Personalmente non sono un fan di The Rock ma in questo film da veramente il meglio di se, sicuramente anche perché il ruolo gli era veramente congeniale.

      Elimina
  2. Ma per piacere, questo film è una autentica MERDATA; la solita stronzata commerciale di questo futile e frivolo secolo del tutto priva di qualsivoglia prifessionalità o il ben che minimo sforzo artistico, eppure ingiustamente premiata da orde di pecoroni senza cervello che soffrono della brutta, BRUTTISSIMA febbre del demente e del politicamente corretto a tutti i costi (non ha caso il cast è forzatamente multietnico e con tocchi di LGBT e becero femminismo da quattro soldi).

    Nulla a che fare con ii meraviglioso film del 95 che, benchè nascesse anch'esso con intenti commerciali, riusciva comunque a coniugare la poesia e la bellezza di un racconto d'avventura classico, pedagogico, educativo, con un umorismo intelligente che mai scadeva nel banale (o peggio nel volgare), il fascino ed il terrore per l'ignoto e perfino una certa malinconia e drammaticità sentita in alcuni momenti. E poi dai, c'era Robin Williams; il meraviglioso, il mitico, il MAGICO ROBIN WILLIAMS!!! Volete davvero paragonarmelo con quel grasso ebreo senza talento di Jack Black chew se non fa almeno una battuta sul pene non riesce a far ridere, o a quell'altra nullità di the rock, un patetico selvaggio capace solo di comportarsi da idiota ad ogni film... ????!!!!

    Questo benvenuti nella giungla è merda, sterco, infezione cancerogena della settima arte; Jumangi invece è pura estasi e poesia; e chi se ne frega se gli effettacci digitali apparivano brutti gia allora (uintendiamoci, chi ha mai trovato credibili quelle scimmie?), non sono qurelli che hanno marchiato a fuoco tale pellicola nelle nostre menti e i nostri cuori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda per prima cosa ti chiedo di moderare il linguaggio. Si può esprimere un concetto anche senza risultare volgari.

      Comunque a mio giudizio non è film così brutto. Certo ha i suoi difetti e molte scene sono da rifare ma perlomeno ha una propria identità (cosa che per esempio non si può dire di molti film remake simili). Sicuramente l'idea di traslare il gioco da tavolo in un videogioco è molto interessante, poi come detto non tutto viene sviluppato benissimo e si va su sentieri collaudati (ma credo che nessuno si sia aspettato il premio oscar per un film del genere).

      Il film 95 gli rimane superiore per certi aspetti, ma non è così perfetto come lo dipingi.

      Elimina
    2. Ho mai detto che è perfetto... l'ho mai detto... ????
      Rileggiti questo paragrafo
      "gli effettacci digitali apparivano brutti gia allora (uintendiamoci, chi ha mai trovato credibili quelle scimmie?)"
      Come vedi non ho elencato solo pregi, ma anche i (POCHISSIMI) difetti; se anzichè quelle schifezze digitali all'epoca fossero ricorsi SOLO (o comunque PREVALENTEMENTE) ad effetti speciali pratici (animatronics e animazione a passo uno), vedi che il livello del film ed il suo valore oggi sarebbe ancora più alto.
      La cosa più iportante che ha fatto poi quel film era di avere una trama (vabbè, che poi era tratto da un libro), una sceneggiatura coerente, dei personaggi DAVVERO delineati, degli otttimi dialoghi, una regia solida e degli ottimi attori; in Jumangi hanno prima di tutto l'aspetto narrativo e registico e POI si sono occupati di inserire quelli più puramente action (che comunque, pure quello, resta superiore a 'sta porcheria).
      Ti basta vedere questa scena qui per renderti conto della maestria e la magia di cui è intriso, roba che oggi NON VEDI PIU' in NESSUN film (purtroppo)
      https://www.youtube.com/watch?v=Gr5hJ6eUAWk
      O questa
      https://www.youtube.com/watch?v=DDzvoEEf9qA
      Grandissime emozioni, le più grandi che questa meraviglia di pellicola offriva; mentre invece in 2benvenuti nella giungla" hanno fatto ESATTAMENTE il contrario:
      Prima hanno "curato" l'apetto minore del film (effetti speciale e azione) e poi si sono occupati (ma che sto dicendo, do quasi per scontato che ci fosse del lavoro dietr) del resto ed abbiamo avuto: personaggi stereotipati/abbozzati/fastidiosi interpretate da dei TOTALI NON attori, una sceneggiatura puerile ed una regia non pervenuta.
      E non venirmi ha dire che questa porcata "ha una sua identità", e tale e quale ad altri millemila filmacci con the Rock, per cui parlare di identità propria mi fa proprio ridere. Poi l'idea di trasmutare il gioco da tavolo in un videogioco così, a cazzo di cane, senza spiegazione alcuna e senza motivi veri non solo mi ha irritato ma ha irrimediabilmente ROVINATO quello che Humanji è... ossia qualcosa di arcano e misterioso, qualcosa di inspiegabile, pauroso eppure affascinante. Diciamocela tutta, l'idea del videogame che dovrebbe "fare anni 90" è solo una gigantesca marchetta per arruffianarsi gli smanettoni videoludici, facendolo pure male (ed io non sono tra quelli, i videogames non mi hanno MAi davvero affascinato).

      Elimina
    3. E vogliamo parlare di due aspetti importante che sono stati letteralmente STUPRATI dal primo film... ??!!! Primo fra tutti la giungla nera di Jumanji; da come la descriveva Alan io mi sono sempre aspettato un luogo fitto, inospitale, oscuro; pieno zeppo di insidie, animali feroci, trappole, orridi indigeni cannimabi e mostri; roba che si avvicina quasi a un horror, invece mi becco 'sta specie di villaggio vacanze con delle comparse ritardate che parlano e si comportano come dei registratori rotti... Ma andassero in malora!!!
      E il cattivo... nel primo film l'antagonista Van Pelt era un personaggio magnifico, carismatico e ben scritto, con suggestivi richiamo impliciti a quel Capinan Uncino dell'opera teatrale di Peter Pan di Matthew Barrie; facci caso: lo interpreta lo stesso attore che fa pure il papà di Alan Parrish (con cui aveva avuto un forte attrito prima della sparizione), come nelle opere teatrali l'attore di papà Darling interpretava il ferocissimo pirata uncinato; in oltre da la caccia ad Alan con un ossessione ed una dedizione che definiremmo quasi maniacale... sono tutti tratti assimilabili a Capinan Uncino, questa è un ispirazione MOLTO colta per realizzare un cattivo.
      In benvenuti nella giungla ci abbiamo...???!!! Un tizio anonimo con gli insetti addosso che c'ha un potere del salamadonna che controlla gli elementi della giungla (ma non ne fa mai uso) piatto, noioso e privo di fascino come tutti i suoi generici scagnozzi che entrano ed esvcono da una scena all'altra.
      E questo sarebbe un cattico carismatico e di fascino...???!!!

      No nono no... Jumanji capolavoro dei film per famiglia eccessivamente e ingiustamente sottovalutato (come anche Pagemaster, degli stessi autori), benvenuti nella giungla colossale schifezza senz'anima ne arte ne parte che ha goduto di un immeritato successo, quando invece avrebbe dovuto fallire clamorosamente al botteghino, senza se e senza ma!!!

      Elimina
    4. Aggiungo in oltre che, a 'sto punto, gli ho preferito la serie animata che, anche se non bellissima (i disegni erano brutti e gli indigeni spernacchioni altamente demenziali e insopportabili) almeno era più coerente; Jumanji tornava ad essere quel luogo sinistro ed inospitale descritto da Alan in cui qualunque cosa strisci, zompetti, si arammpica o si aquatta in una fossa o un pantano e pronto ad ucciderti anche per il solo gusto di farlo; poi alcuni antagonisti nuovi erano davvero affascinanti e suggestivi (come lo scenziato pazzo con macchinari steampunk) e Van Pelt risultava ancora più feroce e sanguinario nella sua caccia all'uomo..

      Elimina