giovedì 23 marzo 2017

Omicidio all'italiana - Recensione -


Anno: 2017
Durata: 99 min
Genere: commedia, grottesco
Regia di: Maccio Capatonda
Soggetto di: Maccio Capatonda, 
Gianluca Ansanelli, Sergio Spaccavento
Sceneggiatura di: Maccio Capatonda, Gianluca Ansanelli, 
Herbert Ballerina, Daniele Grigolo, 
Danilo Carlani, Sergio Spaccavento

Pietro Peluria (interpretato da Maccio Capatonda) è il sindaco di un piccolissimo paese molisano, dimenticato da tutti e con il costante pericolo di scomparire definitivamente per la mancanza di abitanti. I tentativi di risollevare la situazione del paese falliscono e il primo e unico sponsor del paese (la contessa Ugalda Martirio in Cazzati) decide di non finanziare più alcuna strampalata iniziativa del sindaco. Pietro e suo fratello (che gli fa anche da vicesindaco) vanno a trovare la contessa con la speranza di convincerla a ritornare sui suoi passi, purtroppo il nostro scapestrato duo trovano la donna morta sul divano e invece di chiamare la polizia per denunciare il decesso decidono di organizzare un falso omicidio per poter così attirare l'interesse del programma televisivo di criminologia "Chi L'Acciso", condotto dall'avvenente "giornalista" Donatella Spruzzone, in modo da incentivare l'interesse degli spettatori e indurre i turisti a visitare Acitrullo. Il paese riesce cosi a raggiungere il successo ma una serie di disastri finiscono per mettere nei guai il sindaco.

Se c'è un pregio da dare a Maccio Capatonda è quello di aver dimostrato che la commedia italiana può essere altro oltre le stantie e ripetitive commedie cinepanettone nostrane, sopratutto che in una commedia italiana si possa ridere ma allo stesso riflettere sulla condizione italiana (come nel suo film precedente Italiano Medio). Arrivando al punto di non star più ridendo dei difetti del personaggio ma con inquietudine accorgersi di star ridendo dei nostri difetti, di tutto un popolo.  

Purtroppo in Omicidio all'italiana questi elementi sono presenti solo in piccolissimi sprazzi e la comicità presente non si eleva mai oltre a mettere alla berlina il giornalismo scandalistico e gli appartenenti al settore pubblico alla ricerca di notorietà per fini personali, personaggi logicamente indifendibili, ma senza osare mai di alzare il sipario su chi fa andare avanti questi soggetti, sul popolo che costantemente guarda e apprezza tali mostruosità (Come non citare il fatto che gli orribili programmi condotti da Barbara D'Urso sono tra i più seguiti in Italia?).  Rimangono comunque elementi apprezzabili, e in certi punti la comicità nosense di Maccio riesce a risollevare a tratti il film. Come non ridere di fronte al santo "S'anceppato" (San Ceppato) e i suoi assurdi miracoli?

Purtroppo rimango molti gli elementi che non funzionano e molte gang sono mal riuscite (onestamente la comicità o la critica che dovrebbe rappresentare la famiglia che viaggia per visitare Acitrullo non sono riuscito a capirla. Sopratutto la scena con l'incidente). Il cast che da sempre gira intorno a Maccio non convince, incapace di tenere la scena per più di qualche minuto. Sopratutto Herbert Ballerina non convince mai nel suo ruolo e le gag che lo coinvolgono non riescono quasi mai far ridere. Stendiamo un velo pietoso sulle prestazioni recitative di Nino Frassica e Sabrina Ferilli, ma si capisce che erano nel film per altri motivi.  

In definitiva il film di Maccio Capatonda è un onesto film comico, con qualche piccolo e riuscito guizzo di comicità arguta e qualche difetto che non lo fanno elevare a cult (sicuramente meglio 100 film così che anche un solo cinepanettone). Un film tutto sommato tranquillo, che accontenta tutti, dal nonno al bambino senza scontentare nessuno. 

6 commenti:

  1. Che poi la comicità italiana (almeno di un certo livello) ha sempre messo in scena i tic e i difetti italici per farci ridere di noi stessi.
    Questo film credevo fosse "perfetto", in senso di scrittura. Peccato abbia i difetti che citi...

    Moz-

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    1. Per me Macio ha tentato di rendere la sua comicità più "semplice" per attirare più pubblico in sala, ma non è riuscito bene a giostrare la cosa. Un vero peccato perché ci sono alcuni elementi che se ben sfruttati ne avrebbero fatto un film migliore.

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  2. Avevo apprezzato" Italiano Medio" e speravo che Maccio si ripetesse, invece peccato davvero per i difetti che citi

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    1. Per prima cosa grazie di essere passato.

      Il film ha diverse idea interessanti ma non riesce mai a sfruttarne il potenziale e la comicità non convince (tranne qualche scena). Un vero peccato.

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  3. Concordo in pieno con la tua recensione.

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