lunedì 27 febbraio 2017

Big Man Japan (Dai Nipponjin) - Recensione -


Diretto da Hitoshi Matsumoto
Prodotto da Akihiro Okamoto
Scritto da Hitoshi Matsumotoe Mitsuyoshi Takasu
Musica di Tōwa Tei
Data di uscita in Giappone:  2 giugno 2007
Durata 113 minuti


il deludente protagonista
Masaru Daisato è il sesto discendente di una dinastia di guerrieri capaci di trasformarsi in gigantesco guerriero di trenta metri per combattere i mostri che ciclicamente attaccano il Giappone. Detta cosi sembrerebbe qualcosa di epico, peccato che Sato sia un uomo di mezza età dalla vita noiosa e vuota, con una casa che sembra un tugurio, pagato una miseria dalla stato (tanto da essere costretto a indossare delle degradanti pubblicità durante i combattimenti per racimolare qualche soldo extra), una ex moglie e figlia che si vergognano di lui e la gente che invece di ammirarlo lo considera un fenomeno da baraccone da prendere costantemente in giro (quando non viene disprezzato e odiato). Tra mostri uno più ridicolo dell'altro assisteremo alle disavventure di questo goffo e impopolare eroe.

lunedì 20 febbraio 2017

Sentieri di sangue di Jack Ketchum - Recensione -


Di Jack Ketchum 
edizione Independent Legions Publishing
Anno 2016
Formato: Ebook, cartaceo
Genere: Western, Horror, Splatter


Dopo la fine della guerra con il Messico (1846-48) strani avvenimenti accadono al confine tra le due nazioni, uomini sconosciuti rapiscono donne per offrirle ad antichi dei ritenuti ormai dimenticati. Tre uomini dalla vita turbolenta incontrano una meticcia indio in cerca di vendetta, i cowboy dopo alcune incomprensioni decidono alla fine di aiutare la giovane a fermare le pratiche abominevoli che accadono oltre il confine.

La trama è tutta qui, anche se visto il numero esiguo di pagine non ci si poteva aspettare di più. La componente western è solo un'orpello e poco più (ambientata ai giorni nostri non avrebbe fatto differenze), anche la componente horror è presente a tratti, e quel poco di interessante che viene messo in campo (I sacrifici umani, le tre sorelle-sacerdotesse ecc) serve solo per dare più colore alla storia e mai veramente approfondito (il che a mio giudizio è un vero peccato). L'unico elemento che non ci viene lesinato sono le componenti splatter, veramente pesanti da digerire, anche si distribuite con il contagocce. I personaggi sono macchiette, senza nessuna craterizzazione di rilievo, addirittura i tre vanno letteralmente al massacro senza una motivazione plausibile.