lunedì 28 novembre 2016

Party 7 di Katsuhito Ishii - Recensione -

La ragazza non indossa mai abiti cosi sexy, quindi non fatevi illusioni,
la copertina è solo uno specchio per allodole.
Diretto da: Katsuhito Ishii
Scritto da: Katsuhito Ishii
Genere: Commedia
Anno di sucita: 2000
Durata: 104 minuti


"Nel Giappone più sperduto, all'interno di uno squallido hotel, un gangster sta cercando rifugio. Con lui ha una valigetta gonfia di banconote. La prima impressione che gli fa il personale di servizio non è delle migliori: il portiere cerca di acciuffare la sua valigia e il receptionist ha un'ossessione per la pioggia della peggior specie. Al gangster non ci vorrà molto per scoprire che l'edificio è popolato da gente ancora più strana. La ciliegina sulla torta? Trovarsi con altri sconosciuti in una stanza misteriosa, lottando per non farsi fregare il denaro faticosamente conquistato." sinossi tratta da VVVVID.

L'unica scena memorabile del film
A leggere una trama cosi uno sarebbe tentato di pensare che si tratti di un film sulla yakuza, con qualche accenno comico, che strizza l'occhio a Pulp Fiction di Tarantino. Ma quando ho iniziato il film mi sono accorto che il genere a cui si rivolge la pellicola è la commedia, la peggiore possibile, quella che non fa ridere. Il film vorrebbe tendere la sua storia verso il nonsense tipicamente giapponese, peccato che la pellicola nonostante abbia delle ottime frecce al suo arco non riesce mai a creare una storia che sappia divertire lo spettatore.

martedì 22 novembre 2016

Ace Attorney (anime) - Recensione -

逆転裁判 〜その「真実」、異議あり!〜
(Gyakuten saiban: sono "shinjitsu" igi ari!)
Regia Ayumu Watanabe
Soggetto Atsuhiro Tomioka
Char. design Keiko Ōta, Koji Watanabe
Musiche Kaoru Wada
Studio A-1 Pictures
Episodi 24
Durata ep. 24 min
Rete it. Crunchyroll (sottotitolata)
Generi dramma, mystery



La saga di Ace Attorney nasce in Giappone nel 2005 per continuare con vari seguiti fino ai giorni nostri riscuotendo sempre un grande successo ad ogni uscita. Nei primi tre capitoli (Ace Attorney, Justice for All e Trial and tribulations) il giocatore era chiamato ad impersonare Phoenix Wright (Yuki Kaji), avocato alle prime armi, e attraverso di lui difendere  dei personaggi presunti colpevoli (ma in verità innocenti). Il tutto condito da un buon mix di momenti di comicità esilarante (ad esempio l'espressioni assurde che assumono i protagonisti nei momenti di difficoltà, vero e proprio marchio di fabbrica della serie) a tratti molto più seri, permettendo anche a chi non era avvezzo al genere investigativo di trovarsi al suo agio.    


La serie di Poenix Wright poteva prendere tante strade per il suo sviluppo: poteva decidere di creare una nuova storia a se; creare una storia parallela o riportare semplicemente la trama dei videogiochi in modo quasi fedele. Per fortuna gli sceneggiatori hanno deciso di seguire la terza strada e il risultato è decisamente ben riuscito e divertente da seguire.

venerdì 18 novembre 2016

L’incredibile viaggio di Albert l’ornitorinco che voleva conoscere il mondo - Recensione -



L’ornitorinco non è certo il primo animale che verrebbe in mente come protagonista di una storia, essendo un animale goffo e schivo, eppure il romanzo in questione si rivela essere un bellissimo diamante grezzo. 

Disegni di Claire Hummel
Albert è un abitante di uno zoo di Adelaide in Australia. Convinto dalle voci che circolano nello zoo di una zona in Australia senza umani, decide di abbandonare la sua casa e di andare alla sua ricerca nonostante sia un animale poco avvezzo alla vita selvaggia. Nel viaggio da lui intrapreso non troverà quello che si aspettava, con l’unica compagnia di una bottiglia vuota di vetro, si troverà  in un mondo a metà tra il far west e il nostro mondo attuale. Qui si scontrerà con una serie di personaggi diversi, che faranno una breve tratto di strada con lui ma che non lasceranno mai il suo cuore. 

mercoledì 9 novembre 2016

kubo e la spada magica - Recensione -


Titolo originale: Kubo and the Two Strings
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2016
Durata: 101 min
Genere: animazione, avventura, fantastico
Regia: Travis Knight


"Da ora, prestate attenzione a quello che vedrete, e ascolterete, per quanto strano e insolito a voi sembri. In più vi avverto; se vi muovete, se guardate altrove, se dimenticate una parte del racconto, anche per un istante, il nostro eroe di sicuro perirà!" Kubo incipit del film.

Kubo e la spada magica (e del titolo ammazza spirito del film nel riparleremo dopo) è uno di quei film, da vedere almeno una volta nella vita. Non si può che fare il plauso a Laika per il lavoro egregio che hanno fatto per questo film, un lavoro cosi bello e originale da dare punti anche a molte produzioni Pixar e Disney.  

lunedì 31 ottobre 2016

Il treno del mistero di Kyotaro Nishimura - Recensione -

I treni sono da sempre luoghi carichi di fascino e mistero, dove il tempo sembra quasi fermarsi mentre il mondo intorno a noi continua a girare vorticosamente, un posto dov'è possibile fare ogni genere d'incontri, per poi partire verso incredibili avventure (tranne se state viaggiando su un regionale italiano, in quel caso l'esperienza si fa più vicina a un girone infernale). Logico che molti autori abbiamo usato il treno nei loro romanzi come Agatha Cristie, Rowling, Le blanc ecc. Ma sarebbe possibile credere che un treno possa scomparire letteralmente nel nulla senza che nessuno se ne accorga? Sopratutto quando si parla delle ferrovie giapponesi? Famose per la loro precisione maniacale? Nishimura ci lancia una sfida che ogni appassionato del giallo e del mistery non può rifiutare.

Trama: Il treno del mistero è un'abile trovata pubblicitaria delle ferrovie giapponesi: un itinerario rigorosamente segreto attraverso il paese per quattrocento fortunati turisti. Ma tra una stazione e l'altra, improvvisamente, il treno scompare. E la polizia dovrà impegnare tutte le sue risorse per far fronte alla più incredibile forma di riscatto mai formulata.  (dal retro della copertina).

venerdì 28 ottobre 2016

Lifeline: Inferno Bianco



Avete mai giocato ad una avventura testuale? Forse no. L'avventura testuale è un genere fiorito negli anni 80 (dove la capacità grafiche dei computer era molto limitata), che consiste in un gioco composto quasi totalmente da testo in cui il giocatore si muove dando ordini testuali (prendi, gira a.., parla), diciamo che è molto simile alle meccaniche di un Dungeons & Dragons (ma in cui sono presenti solo due giocatori: Il master/computer e il giocatore) o ancora meglio i librigame (libri in cui è il giocatore attraverso le sue scelte a determinare l'andamento della storia). Oggi nell'ambito commerciale sono ormai scomparsi, ma esiste ancora un mondo di appassionato che continuano a scrivere avventure testuali in rete.

Lifeline: Inferno Bianco può essere considerato come un seguito spirituale delle avventure testuali ma in salsa moderna.

mercoledì 19 ottobre 2016

Lupin III - il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità - Recensione -


Regia: Teiichi Takiguchi
Produttori: Kōji Takeuchi, Naoki Iwasa, Toshio Nakatani
Char. design: Yoshiharu Satō
Musiche: Yūji Ōno
Studio: TMS Entertainment

Lupin III - il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità è il ventiduesimo (ventitreesimo considerando lo special crossover Lupin vs Detective Conan) special televisivo dedicato al ladro gentiluomo. Questo special è stato realizzato per il quarantesimo anniversario della serie. È andato in onda la prima volta in Giappone su Nippon Television il 2 dicembre 2011. In Italia lo special è stato trasmesso in prima tv su Italia 1 il 15 ottobre 2016 alle 23:15.

La trama vede Lupin "costretto" per l'ennesima volta a rubare un prezioso gioiello, la scaglia della sirena, per salvare la "rapita" Fujiko dalla boss della malavita Toudou Masae. Sembra infatti che il gioiello sia la chiave per raggiungere un favoloso tesoro che fa gola a molti. Il colpo riesce, ma Lupin si accorge che la pietra venduta dall'oscuro Himuro è solo un falso. Nel frattempo il nostro ladro gentiluomo incontra Maki, una bambina che vuole diventare l'allieva del più grande ladro del mondo. Tra colpi di scena e azioni rocambolesche Lupin e soci arriveranno di fronte al mistero della sirena, mentre Lupin riflette sul proprio mestiere di ladro.

lunedì 10 ottobre 2016

Lupin III - La principessa della brezza: La città nascosta nel cielo - Recensione -


Rupan Sansei - princess of the breeze ~Kakusareta kūchū toshi~)
special TV anime
Regia: Takaomi Kanasaki
Char. design: Takahiro Kagami
Musiche: Yūji Ōno
Studio: TMS Entertainment
Rete: Nippon Television


Lupin III - La principessa della brezza: La città nascosta nel cielo è il ventiquattresimo (venticinquesimo contando il crossover Lupin III vs. Detective Conan) special televisivo animato dedicato a Lupin III. Nonostante il nome faccia pensare a qualche collegamento con il primo film dello studio Ghibli (Laputa - Castello nel cielo), il film si avvicina per tematiche e ambientazioni al film Il castello di Cagliostro, sempre diretto da Miyazaki con protagonista Lupin. 

La storia parte con Lupin che cerca di rubare il tesoro di Shahalta, nazione montuosa e incessabile che fonda la sua economia su uno speciale tipo di elio e sulla tecnologia dei dirigibili. Il popolo dopo un violento colpo di stato ha abbattuto la monarchia per instaurare una repubblica. Durante il colpo Lupin scopre di essere stato anticipato da una banda di pirati dell'aria, ma quando riesce a recuperare il tesoro scopre che esso è composto da un bambino (Ramu) e una scatola vuota. Il ladro gentiluomo decide allora di aiutare Yutika (una delle componenti della banda) per scoprire la verità sul misterioso tesoro di Shahalta.

martedì 4 ottobre 2016

I Magnifici 7 (2016) - Recensione -


Anno: 2016
Durata: 132 min
Genere: azione, western
Regia: Antoine Fuqua
Sceneggiatura: Richard Wenk, Nic Pizzolatto

Ormai è un fatto certo Hollywodd non ha più il coraggio per proporre qualcosa con un grosso investimento senza allacciarlo in qualche modo a qualche big del passato. Ecco qui un film tutto sommato decente che deve tenersi un nome molto più grosso di lui.

Siamo in California nel 1879 . Il piccolo villaggio di Rose Creek è perseguitato da Bartholomew Bogue e i suoi scagnozzi, che intendono cacciare gli abitanti per poter sfruttare il terreno ricco d'oro. Quando Bogue arriva ad incendiare la chiesa e massacrare alcuni abitanti della cittadina si scatena la rabbia della popolazione. La giovane vedova Emma Cullen parte alla ricerca di pistoleri per organizzare la rivolta.

lunedì 3 ottobre 2016

Lupin III - La pagina segreta di Marco Polo - Recensione -


Regia: Hajime Kamegaki
Soggetto: Katsurō Hidaka
Char. design: Masamoto Sudō
Musiche: Yūji Ōno
Studio: TMS Entertainment

Lupin III - la pagina segreta di Marco Polo è il ventitreesimo special tv prodotto sul ladro gentiluomo (ventiquattresimo se consideriamo il cross over con Detective Conan). In Giappone è stato trasmesso il 2 novembre 2012, mentre in Italia è arrivato solo il 1 ottobre 2016 alle 23:35 (perché Mediaset non è contenta se non rende impossibile la vita del fan di Lupin).

Lupin è sempre un vero Gentleman 
La trama vede Lupin III accusato dell'omicidio di Theo Argento, un famoso archeologo genovese, che ha scoperto nel palazzo San Giorgio una pagina mancante del "Milione" di Marco Polo, attraverso la quale sarebbe possibile trovare un tesoro di inestimabile valore. Durante la ricerca del tesoro si troverà a fare da guardia del corpo alla giovane Lisa Argento, nipote dell'archeologo, ricercata da una oscura organizzazione. Nel frattempo Goemon si troverà impegnato in un allenamento che lo terrà  coinvolto mente e "cuore".

lunedì 26 settembre 2016

Tartarughe Divine - Recensione -


Tartarughe divine è un romanzo scritto da Terry Pratchett, tredicesimo volume della serie mondo disco.

Fin da quando il primo uomo ha preso conoscenza della transitorietà in questo mondo sono nati vari culti per cercare di dare una spiegazione e un sollievo alla visita del cupo mietitore. Inizialmente attraverso semplici riti per i morti, che nel corso del tempo si sono evoluti in riti e istituzioni sempre più complessi e articolati, con l'ulteriore compito di regolare anche la vita terrena oltre che quella post morte.

lunedì 19 settembre 2016

Independence Day - Rigenerazione - Recensione


Titolo originale: Independence Day: Resurgence
Durata: 120 minuti
Genere: azione, fantascienza, catastrofico, avventura
Regia: Roland Emmerich


Chi di voi si ricorda di quel film baraccone chiamato Independence Day? Quel film pieno di stereotipi e cliché, il tutto condito da una buona e cara invasione aliena? Probabilmente in molti. In fondo è un film che sa intrattenere, ha ottime esplosioni, alcune trovate ben riuscite e un Will Smith nel suo periodo più fulgido della sua carriera d'attore, con un carisma che da solo riesce a tenere quasi a galla l'intero film. Un film che del sentimento che riusciva a trasmettere allo spettatore ne faceva la sua arma vincente. Dopo diversi tentativi di riutilizzo fallimentari della stessa formula da parte del regista Roland Emmerich (Godzilla, The Day After Tomorrow, 10.000 AC, 2012 ecc), riuscirà con il seguito del suo più illustre film a creare un pellicola riuscita?

martedì 16 agosto 2016

Ghostbusters (2016) - Recensione -


Anno: 2016
Durata: 116 min
Genere: fantascienza, commedia, azione
Regia: Paul Feig
Sceneggiatura: Kate Dippold, Paul Feig



Le protagoniste del film.

Ma possibile che i protagonisti di colore devono
sempre usare slang e atteggiamenti da getto?
Il nuovo Ghostbusters fin dagli inizi non è di certo partito sotto il segno di una buona stella; tra fans dei capitoli storici sul piede di guerra per la minaccia di vedere i propri eroi rovinati in questo reboot, femministe pronte ad osannare il film a priori e marchiare chiunque come misogino solo per l'ardire di muovere qualche critica al film (anche solo negli aspetti più tecnici). Insomma il film ancora prima di uscire si è trasformato in una immensa bagarre mediatica tra insulti e boicottaggi, di cui la stessa Sony non può negare di aver fomentato il fenomeno nella speranza di ottenere un maggior riscontro di pubblico. Sarebbe stato troppo facile schierarsi in una delle due barricate e chiudere il discorso li, invece per amore della verità e della comprensione ho preferito andare a vedere il film per avere una mia idea personale, scevra da pregiudizi o paragoni di capitoli precedenti.

lunedì 18 luglio 2016

Hurricane Polymar - Recensione-



Regia: Hisayuki Toriumi
Soggetto: Tatsuo Yoshida
Char. design: Tatsuo Yoshida, Yoshitaka Amano
Mecha design: Mitsuki Nakamura, Kunio Okawara


Quando ero un bambino mio nonno mi regalò delle videocassette di alcuni cartoni animati (non mi ricordo il perché, forse ero andato bene a scuola). Erano delle cassette di Huricane Polimar con alcuni episodi delle serie (probabilmente senza nessuna licenza per i diritti visto che non avevano nessuno testo o logo, solo delle immagini del personaggio). Sarà stato per lo stile molto accattivante, per le storie molto semplici o molto più probabilmente perché il protagonista menava i nemici come un fabbro a farmi appassionare alla serie, divorando la cassetta cosi tante volte che i colori avevano cominciato a virare verso il blu.

Ma da dove arriva Hurricane Polymar? Polimar arriva dal Giappone degli anni 70 prodotto dalla Tatsunoko (una delle più famose case d'animazione giapponese degli anni 70-80). Assieme a Kyshan e Tekkaman forma una sorta di trilogia fortemente ispirata ai fumetti americani, ma rivisitati in chiave giapponese (I poteri degli eroi derivano dalla tecnologia piuttosto che da incidenti chimici o fattori accidentali). In Italia ha avuto un buon successo venendo trasmesso da numerose reti locali.

lunedì 11 luglio 2016

Sfida al Canyon infernale di Robert E. Howard - Recensione-



Robert E. Howard è stato un autore molto prolifico in vita, i generi da lui trattati sono cosi tanti che probabilmente si farebbe prima a nominare quelli che lui non ha trattato (se c'è ne sono). Ovviamente il nostro autore Texano non poteva evitare di cimentarsi con il racconto western. Genere da lui molto apprezzato. Fratini editori nel 2014 porta finalmente in Italia alcune delle storie western inedite scritte da Howard, permettendoci di apprezzare il nostro scrittore in contesti più realistici e moderni di quanto finora era possibile in lingua italiana.    

I racconti presenti sono ben otto:
"Tamburi al tramonto" ("Drums of the Sunset, 1928-29)
"La collina degli stivali" ("Boot-Hill Payoff", 1935)
"Il nido dell'avvoltoio" ("Vulture's Sanctuary", 1936)
"Gli avvoltoi di Whapeton" ("The Vultures of Whapeton", 1936)
"Lama, pallottola o capestro" ("Knife, Bullet and Noose", 1965) Facente parte della serie di Sonora Kid
"Il “suicidio” di Donory il Codardo" ("The Extermination of Yellow Donory", 1970)
"Sfida al canyon infernale" ("Showdown at Hell's Canyon", 1973)
"Lo scherzo del diavolo" ("The Devil's Joker", 1965) Facente parte della serie di Sonora Kid

mercoledì 29 giugno 2016

La canzone del mare - Recensione -


Titolo originale: Song of the Sea
Paese di produzione: Irlanda, Danimarca, Lussemburgo, Belgio
Anno: 2014
Durata: 93 min
Genere: animazione
Regia: Tomm Moore
Sceneggiatura: Will Collins


Fin da ragazzino sono stato attratto da leggende e fiabe, sopratutto quando venivano da paesi lontani come Giappone, Irlanda, paesi arabi ecc. Ho sempre trovato in essi una poesia quasi magica, che mi permetteva di vedere il mondo con occhi nuovi. Trovare nuove risposte a quesiti che dall'alba dei tempi l'uomo è costretto ad affrontare. Quindi la volontà di vedere questo film era forte. Peccato che la distribuzione italiana per questo genere di film abbia la stessa volontà di chi deve andare dal dentista (quindi operazione veloce come il vento e la più indolore possibile), pensate che ho scoperto questo film per caso e per fortuna sono riuscito a vederlo al cinema.

Una Selkie
La canzone del mare è un film del 2014 diretto da Tomm Moore, candidato all'oscar per l'animazione nel 2015. Il film parla di Ben, un bambino irlandese di dieci anni che vive con la sua sorellina muta Saoirse, che incolpa per la scomparsa della madre trattandola male, assieme al padre Conor (un uomo ormai distrutto dal dolore per la perdita dalla propria moglie). Eventi imprevisti faranno comprendere a Ben che la sua sorellina è in realtà una Selkie che deve liberare le creature magiche dalla prigionia della strega/dea celtica Macha.  La strada non sarà semplice per i nostri protagonisti e Saoirse rischia di morire se non ritroverà la sua pelliccia da Selkie e si metterà a cantare per le creature fatate.

lunedì 27 giugno 2016

Dark Agnes: un personaggio dimenticato




Se pensiamo a tutti i personaggi creati dalla magica penna di Robert E. Howard difficilmente ci viene in mente Dark Agnes. Mettiamoci pure che il suo personaggio femminile più famoso, quella rossa scatenata di Red Sonja, non è neanche una creatura partorita dalla mente di Howard ma è stata creata da Roy Thomas e Barry Sonja per il fumetto omonimo (prendendo solo qualche spunto da un personaggio omonimo dello scrittore texano).

Quindi se il personaggio femminile più famoso di Howard non ha nulla a che fare con lo scrittore texano, poteva Agnes ritagliarsi uno spazio? Purtroppo no. Non ci sono rimasti indizi sul periodo in cui Howard scrisse di Dark Agnes. L’unica traccia è presente in una lettera mandata nel 1935 da CL
Howard con la spada
Moore, creatrice di un’altra spadaccina femminile, nella quale l’autrice si complimentava con lo scrittore per Dark Agnes e sperava di vedere altre storie sulla spadaccina rossa (cosa che a spinto molti a credere che Dark Agnes fosse una specie di risposta di Howard al personaggio Jirel di Joiry della Moore. Una illazione senza nessun fondamento alcuno, visto che entrambi gli scrittori hanno elaborato i lori personaggi nello stesso periodo. Semplicemente la Moore fu più rapida a scrivere).

lunedì 20 giugno 2016

Lupin e la strategia psicocinetica - Recensione -

Già la copertina non preannuncia nulla di buono
Lupin sembra si sia fumato qualcosa di molto pesante (sorvoliamo sul resto del cast)
Anno: 1974
Durata: 82 min
Genere: avventura
Regia: Takashi Tsuboshima
Soggetto: Monkey Punch
Sceneggiatura: Hiroshi Nagano
Casa di produzione: Toho

Ne avevo già parlato nel film live action del 2014, oltre a Lupin the movie (Qui la mia recensione) esiste un'altro film live action di Lupin III, ma cosi brutto che Monkey Punch lo ha disconosciuto come prodotto basato sul ladro gentiluomo. I. Uscito nel 1974 in Giappone, Lupin III e la strategia psicocinetica è un film diretto da Takashi Tsuboshima.

Sia la prima serie anime (1971) che la prima serie del manga (67-72) hanno reso ormai Lupin III un fenomeno virale nel Giappone anni 70. Logico quindi che altri settori dell'intrattenimento si siano interessati a questo nuovo personaggio. L'idea di creare un Live action sul nipote del ladro gentiluomo di Maurice LeBlanc non è a priori una idea cosi pessima, essendo il personaggio privo di poteri o colpi supereroistici che tanta fortuna hanno portato all'animazione giapponese. Peccato che il film realizzato da Tsuboshima sia uno dei più imbarazzanti e scarsamente fedeli al personaggio mai realizzati, oltre ad essere di una povertà tecnica imbarazzante.

martedì 14 giugno 2016

Kindle Fire - Recensione -



Ero da tempo che ero intenzionato a prendere un tablet per l’uso quotidiano. Sia per la comodità di guardare video sul letto o leggere qualcosa sulle app dedicate ,sopratutto quando l'ebook è protetto da DRM e non avendo al momento un pc non posso scaricare il file sul lettore ebook. Sia per cose più serie come scrivere per il blog (sopratutto adesso che il pc ha deciso dopo anni di onorato servizio di passare a miglior vita). Non volendo spendere tanto cercavo in giro un tablet economico, ma che non sacrificasse troppo hardware e qualità in favore dell'economicità. Cercando in giro ho trovato questo Kindle Fire, dopo qualche titubanza iniziale ho deciso di prenderlo.

A soli €59 (con pubblicità sulla schermata di sblocco, che non da molto fastidio una volta abituati) difficilmente si va pensare a un top di gamma. Il Kindle si rivela invece di ottima fattura, dal prezzo conveniente ma con qualche piccolo difetto.

lunedì 6 giugno 2016

Lupin Terzo vs. Detective Conan: Il film - Recensione -


Titolo originale ルパン三世VS名探偵コナン THE MOVIE (Rupan Sansei VS Meitanei Conan - The Movie)
Lingua originale giapponese
Paese di produzione Giappone
Anno 2013
Durata 110 min
Genere animazione, giallo, commedia
Regia Hajime Kamegaki, Hideaki Ōba, Susumu Nishizawa, Naoki Ishikawa
Sceneggiatura Atsushi Maekawa


Lo special "Rupan Sansei vs Meitantei Conan" (qui la mia recensione), deve essere veramente piaciuto ai giapponesi, visto che 4 anni dopo esce nei cinema giapponesi il film che vede di nuovo a confronto due dei più amati protagonisti di manga e anime, Lupin III e Detective Conan. La Lucky Red con la sua sussidiaria Key Film porta il film nei cinema italiani il 10-11 febbraio 2015 e successivamente in dvd e blu-ray. 

La trama vede il famoso ladro Kaito Kid (appartenente all'universo fumettistico di Conan) rubare una pietra preziosa . Ovviamente Conan non può rimanere in disparte e parte al suo inseguimento, finendo per essere fermato da Goemon fuoriuscito dal bagaglio della macchina. Il giovane detective capisce al volo che dietro al furto c'è il famoso Lupin III. Parte un'avventura che porterà a una nuova collaborazione tra la banda di Lupin III e Detective Conan per scoprire un misterioso scambio di refurtiva.  

lunedì 30 maggio 2016

Il signore della svastica di Norman Spinrad - Recensione -

Titolo originale The Iron Dream
Autore Norman Spinrad
1ª ed. originale 1972
1ª ed. italiana 1976



Tutti noi conosciamo la storia di Adolf Hitler, il suo pensiero politico e le sue alberanti azioni. Ma se tutto questo non fosse accaduto e Hitler fosse stato costretto degli eventi a fuggire in America e fosse diventato un mediocre scrittore di fantascienza? Ci saremmo ricordati ancora di lui? Le sue opere avrebbero avuto lo stesso successo delle sue teorie? Norman Spinrad nel 1972 con il romanzo “Il signore della svastica” pubblica un romanzo con queste premesse.

Nell’universo alternativo creato da Spinrad un Hitler che ha mai preso il potere in Germania, dopo aver partecipato alla prima guerra e aver fatto parte di un gruppo di destra è stato costretto a fuggire negli Stati Uniti per scappare dal pericolo rosso che ha inglobato l’europa. Qui dopo aver imparato la lingua inglese vive di stenti come pittore. Dopo aver dipinto diverse copertine per Amazing Stories, Hitler si lancia nella scrittura di romanzi fantasy e di fantascienza di infima qualità che riscuotono un buon successo tra le pubblicazioni popolari.

lunedì 23 maggio 2016

Conan il ragazzo del futuro di Alexander Key - Recensione -

Titolo originale The Incredible Tide
Autore Alexander Key
1ª ed. originale 1970
Genere romanzo
Sottogenere fantascienza post apocalittica


In questo episodio non voglio parlare della bellissima serie animata degli anni ottanta omonima diretta dal bravissimo Hayao Miyazaki, ma dal romanzo da cui è stato tratto l’anime. Forse ad alcuni di voi sarà sfuggito ma da bambino/ragazzino ho sempre notato durante la sigla la scritta: tratto dal romanzo di Alexander Key “The incredibile tide”. Per molto tempo è rimasta una curiosità sopita, ma nel 2004 la Kappa lab importa il romanzo ribattezzandolo con il titolo del cartone (altrimenti dubito che in molti si sarebbero incuriositi).

mercoledì 18 maggio 2016

The Boy and the Beast - Recensione -


Titolo originale バケモノの子
Paese di produzione Giappone
Anno 2015
Durata 119 minuti
Regia Mamoru Hosoda
Soggetto Mamoru Hosoda
Studio Chizu


L'undici maggio sono andato a vedere il nuovo film di Mamoru Hosoda. Certo l'orario e il giorno non erano dei migliori, come da tradizione ormai consolidata nel panorama cinematografico italiano. Hosoda non è certo nuovo qui in Italia, basti pensare al bellissimo Wolf Children. Lucky Red visto che ormai le produzioni ghibli sono ormai finite e nuovi film non sembrano in produzione  porta in Italia il suo ultimo film (sotto l'etichetta Key film).

Kyuta è un bambino orfano di madre e con un padre scomparso. Decide di fuggire per non vivere con dei parenti che non gli mostrano il minimo affetto. Smarritosi per le strade di Tokyo incontra Kumatetsu, che dopo averlo portato nel proprio mondo ne fa il proprio allievo nell'arte del combattimento.

lunedì 16 maggio 2016

Piccole recensioni in compagnia 2

Continua l'appuntamento con le microrecensioni:



Myriad Colors Phantom World
Anime con ottimi spunti di trama (un mondo dove elementi fantastici prendono vita grazie ad un virus), divertente, con personaggi accattivanti e con una buona dose di fanservice che non scade mai nel volgare. Peccato che quanto detto valga solo per gli episodi iniziali e finali e qualche episodio sparso (quello incentrato sulla bambina con l'orsetto e ovviamente quello ambientato alle terme), il resto degli episodi vale solo come episodio auto-conclusivo. Anime carino ma non aspettatevi grandi cose. (fonte italiana  crunchyroll)
Comical Psychosomatic
Anime di stampo comico con fini istruttivi. Molto interessante e divertente, riesce nel difficile compito di dare piccoli consigli e informazioni di varie tipologie psicologiche senza mai annoiare. Anime consigliato vivamente. (fonte italiana crunchyroll)
Heidi
Letto per curiosità comparativa, visto che l'anime è stato ormai visto anche dai sassi ho voluto leggere il romanzo da cui è stato tratto. Dopo la lettura credo che questo sia uno dei pochi casi in cui il prodotto collaterale si dimostra superiore al prodotto originale. Nel libro l'unica cosa veramente interessante e non presente nel cartone è la storia che ha portato il nonno ad diventare cosi scorbutico e odiato dal villaggio; no il nome del vecchio dell'alpe rimarrà per sempre un segreto (diciamo che da giovane non era uno stinco di santo). Il romanzo è accentuato da una forte vena di cattolicissimo che nella versione animata è stata fortunosamente omessa. Sia in questo romanzo che in molti altri romanzi ottocenteschi c'è questo strano mito che la montagna o la natura in generale siano quasi una sorta di luogo magico per recuperare da ogni sorta di malanno.  Per il resto l'anime è molto fedele al romanzo, anche se il tocco di Takahata si sente

lunedì 9 maggio 2016

Lupin III vs Detective Conan (2009) - Recensione -


Rupan Sansei vs Meitantei Conan
ルパン三世VS名探偵コナン
(Rupan Sansei vāsasu Meitantei Konan)
Regia Hajime Kamegaki, Hideaki Ōba
Musiche Yūji Ōno, Katsuo Ōno
Studio TMS Entertainment
1ª TV giapponese 27 marzo 2009
1ª TV italiana 23 ottobre 2016


Ricordate ci sarà sempre qualche nobile/principe che vi
assomiglierà nel mondo con cui potete scambiarvi
nel momento del bisogno. 
Alla TMS qualche produttore deve aver pensato che prendere le due più grandi galline dalle uova d'oro della loro scuderia (Lupin III e Detective Conan) e farci uno special in cui i due si incontravano doveva essere l'idea più lucrosa del secolo dell'animazione giapponese. E quindi Bang! Il 27 marzo 2009 esce in Giappone Rupan Sansei vs Meitantei Conan. Non è certo il primo esempio di crossover di serie famose (senza allontanarsi tanto basta guardare l'episodio della seconda serie di Lupin: "Folle amore a Versailles" dove il nostro eroe incontrava Lady Oscar), ma probabilmente uno dei più importanti per il "peso" dei propri fans. Peccato che alla fine il risultato non sia certo dei migliori per qualità e divertimento procurato. Il progetto comunque deve essere stato abbastanza lucroso da permettere un seguito diretto a questo special, addirittura in formato cinematografico (lupin III vs Detective Conan: Il film) arrivato anche da noi.  

venerdì 6 maggio 2016

I vampiri dello spazio di Colin Wilson - Recensione -


Per quanto ormai i vampiri e il loro mondo siano un genere ormai iperinflazionato dai romanzi young adoult e similari cercando bene, sopratutto nel passato, qualcosina di buono si trova ancora.  
I vampiri dello spazio si rivela un'interessante rielaborazione del mito del vampiro in salsa fantascientifica (anche se in verità di fantascienza c'è solo nella prima parte, la seconda potrebbe essere ambientata tranquillamente ai giorni nostri).

La trama vede la navicella spaziale Hermes durante un viaggio esplorativo incontrare un'oggetto misterioso. Tale oggetto si rivelerà essere una gigantesca astronave con essere umanoidi ancora vivi a bordo ma in stato comatoso. Carlsen (il capitano della nave) dopo aver esplorato la nave decide di portare 3 esseri sulla terra per studiarli. La fama e la gloria sembrano attendere i membri dell'equipaggio, quando arrivati sulla terra un'evento imprevisto porterà a una rivelazione terrorizzante. Da questo film è stato tratto anche un film omonimo del 1985. 

sabato 30 aprile 2016

Primo anniversario del blog - Il ritorno di Kenshiro recensione special -



Incredibile ma vero è già passato un anno da quando presi il coraggio a due mani e creai questo blog che frullava da tempo nella mia testa. Forse non sarà granché, non dirà nulla che non sia stato detto, probabilmente ci saranno tipo 8000 errori di vario genere, ma è la cosa più appassionante e divertente che mi sia capita da anni e forse l'unico elemento che possa definire totalmente mio. Ben 66 post sono stati pubblicati, 6500 visualizzazioni uniche dall'apertura del blog non sono male, ma voglio migliorami ancora di più per rendere sempre più interessante e piacevole questo spazio per tutti voi. Voglio ringraziare tutti voi lettori per il supporto che mi date (anche con il semplice passaggio su questo blog). Vi avviso che ho creato un piccolo questionario in alto a destra (dopo cerca nel blog) per comprendere al meglio cosa dovrei migliorare del blog secondo il vostro parere. In special modo vorrei ringraziare i miei amici nella vita reale per aver supportato le mie recensioni e la mia amica blogger Nessie James per il costante aiuto datomi prima e dopo la nascita del blog (potete trovare il suo blog qui. Scrive  anche dei racconti molto piacevoli da leggere). Per concludere che dire? La strada da percorre è ancora tanta e ci milioni di cose da fare e da recensire ma come disse Antoine de Saint-Exupery nel Piccolo Principe: "Conta solo il cammino, perché solo lui è duraturo e non lo scopo, che risulta essere soltanto l’illusione del viaggio.". Quindi vediamo di fare ancora tanta strada insieme.

mercoledì 27 aprile 2016

Pang Adventures - Recensione -


Chi non si ricorda del mitico Pang (Noto come Buster Bros in America e Pomping World in Giappone, creato da Mitchell Corporation e Capcom)? Gioco uscito nel 1989 e protagonista assoluto d'intere giornate estive passate a sfidarci al cabinato per fare il record migliore.

Il gioco era denotato da un schema semplice ma accattivante, che vedeva due fratelli girare il mondo per distruggere delle sfere rimbalzanti che si dividevano se colpite dall'arpione o "Pungiglione" del protagonista in due fino alla dimensione minima possibile per poi scomparire. Il gioco prevede solo il movimento orizzontatale dei protagonisti, non è previsto il salto ed è possibile usare un solo arpione alla volta (cosa che può essere ovviata usando dei power-up di durata variabile presenti nei vari livelli). Se si viene colpiti dalle sfere ovviamente come in tutti i vecchi giochi c'è il game over istantaneo.

domenica 17 aprile 2016

Piccole recensioni in compagnia

Questo piccolo spazio mensile nasce con la volontà di parlare brevemente, come in una sorta di annotazioni su un diario di: libri, fumetti, anime che mi hanno colpito. Spero possa piacervi.


Dimenticami, Trovami, Sognami
La dimostrazione che scrivere di fantascienza con abilità in italia è possibile. Romanzo interessante per alcune soluzioni inusuali (//Spoiler// Il viaggiare nello spazio usando il sonno //Spoiler//). Il finale rovina per me il romanzo (ma probabilmente è dovuto ai miei gusti, piuttosto che alla negligenza dello scrittore), l'ho trovato indigesto e che rovina quanto messo precedentemente in campo. (maggiori info qui)
Lo specchio di Atlantide
Storia di stampo onirico, molto interessante e divertente da leggere. L'idea che gli specchi possano essere usati per attraversare mondi paralleli a quello del protagonista è molto interessante, cosi come che ogni mondo può essere simile al nostro ma per certi aspetti diventi totalmente alieno.(maggiori info qui)

giovedì 14 aprile 2016

Hardcore! - Recensione-

Titolo originale: Hardcore Henry
Paese di produzione: Russia, Stati Uniti d'America
Anno: 2015
Durata: 96 min
Genere: azione, fantascienza, avventura
Regia: Ilya Naishuller
Sceneggiatura: Ilya Naishuller
Will Stewart (sceneggiatore aggiuntivo)


A seguito di un incidente misterioso Henry rimane gravemente ferito e prossimo alla morte, grazie alle cure della moglie ottiene un nuovo corpo cibernetico che gli permette azioni incredibili. Attirati dalla sua tecnologia un gruppo di terroristi rapisce la moglie del protagonista. Harry allora dovrà correre al salvataggio della sua dolce metà. 

Ormai da tempo i videogiochi, in special modo quelli d'azione, ci hanno abituato all'azione giocata in prima persona. Sparare ad eserciti di fazioni opposte, salvare il nostro pianeta da una invasione aliena, risolvere un complicatissimo caso poliziesco ecc sono cose usali nel modo video-ludico. Era solo questione di tempo prima che qualcuno tentasse di replicare la formula attraverso la pellicola. Ma quello che funziona nei videogiochi può funzionare come mezzo visivo? 

L'idea di fare un film in prima persona non è certamente merito di Hardcore!, ci sono stati vari film girati in quello stile, basti pensare a "Lady In The Lake" del 1947 con Robert Montgomery e Audrey Totter (qui il trailer).  Il merito principale di hardcore! è quello di aver usato le moderne tecnologie (l'uso delle Gopro per filmare le scene) e il massiccio uso di stuntman per le scene d'azione.

mercoledì 13 aprile 2016

Race - Il colore della vittoria - Recensione -

Paese di produzione: Canada, Germania, Francia
Anno: 2016
Durata: 134 min
Genere: drammatico, biografico, sportivo
Regia: Stephen Hopkins
Sceneggiatura: Joe Shrapnel, Anna Waterhouse


Visto che in questi giorni ci sono i cinema days ne ho approfittato per vedere qualche film. Se ne avete la possibilità vi consiglio di cogliere l'occasione.


Nel 1936 a Berlino stanno per svolgersi le undicesimi olimpiadi; mentre il mondo sportivo è dilaniato dal dilemma se partecipare ai giochi organizzati da un governo dittatoriale e xenofobo, Jesse Owens, giovane corridore di colore decide di partecipare alle olimpiadi per dimostrare che lo sport può vincere anche sull'odio razziale.

lunedì 11 aprile 2016

Il mondo dei fiori e dei salici. Autobiografia di una geisha - Recensione -



Il mondo dei fiori e dei salici. Autobiografia di una geisha 
Autore Sayo Masuda
173 p 
Traduttore Taddei S. 
Editore O Barra O Edizioni (qui la scheda dell'editore)


La Geisha ha ispirato  e inspira tutt'ora il mondo occidentale con la sua figura carismatica (basti pensare a Madama Butterfly, di Giacomo Puccini), fatta di arte e mistero, di fascino e di storie non narrate dietro le pareti di carta, ma effettivamente di tutto questo quando corrisponde alla realtà dei fatti? Il mondo dei fiori e dei salici ci permette di aprire uno scorcio sincero sulla triste e dura vita delle Geishe.

Con la caduta dello shogunato nel 1868, e la conseguente apertura al mondo occidentale dopo secoli di chiusura delle frontiere si diffonde in occidente una vera e propria febbre per il Giappone. Come si può anche vedere nel libro "Kiku-San La moglie giapponese", si dimostra vivo nella seconda metà dell'ottocento un forte interesse per la cultura e gli aspetti tipici della stessa. Tra questi sicuramente ha un posto privilegiato la figura della Geisha, vista dell'occidente come donna dal forte impatto romantico con decise tinte erotiche. Una donna che ha fatto del perfezionamento nell'arte e nella danza il suo unico scopo di vita. Tratti che poco si accomunano alla realtà dei fatti e che tendo ad enfatizzare una triste realtà. L'autrice riesce con un linguaggio semplice e privo di fronzoli a dipingere un quadro realistico della situazione, di una donna costretta contro la sua volontà a mercificarsi, a sfruttare ogni occasione utile per il profitto. Sicuramente un romanzo inusuale nel panorama giapponese, dove ancora oggi la donna ha ancora un ruolo per molti aspetti di margine nella vita della nazione.

lunedì 4 aprile 2016

Conan e la strada dei re



Robert E. Howard è stato uno dei più amati autori di fantasy nel periodo delle due guerre. La sua tragica morte alla giovane età di 30 anni ha lasciato un grande vuoto nella comunità di appassionati, vuoto che autori come Spreauge de Camp e Lin Carter hanno cercato di colmare scrivendo storie sul fosco cimerio usando bozze, accenni e scalette che Howard aveva prodotto nella sua attività di scrittore. Il lavoro prodotto non è stato quasi mai all'altezza dell'originale, ma permetteva di recuperare storie che altrimenti non avremmo mai letto nella loro interezza. Il problema di questi racconti o pastiches è il loro tentativo di seguire il pensiero howardiano per scrivere una storia, risultando nei migliori dei casi storie scopiazzate, che non brillano di certo in originalità.

Karl Edward Wagner è stato un grande autore di fantasy americano che si è cimentato in più occasioni nella scrittura di racconti tratti dai personaggi di Howard. La particolarità di Wagner è quella di aver tentato di narrare le storie del cimmerio in modo molto personale. Ammettendo candidamente che l'unico essere che potesse scrivere alla Howard era Robert E. Howard stesso. I racconti scritti da altri vanno presi come lavori in se, dove l'autore infonde i propri pensieri e stili. In uno stile che non vuole sostituire l'originale.